Couperose e rosacea: differenza e come curarle

Couperose e rosacea: differenza e come curarle

Il mondo della medicina è un intricato dedalo di termini e definizioni. La dermatologia non fa eccezione. Spesso, quando si parla di pelle, ci si imbatte in termini utilizzati in modo improprio, che generano confusione nei non addetti ai lavori: è il caso, ad esempio, della couperose e della rosacea. In questo articolo approfondiremo le differenze tra questi due inestetismi e scopriremo come prevenirli e come curarli efficacemente.

Couperose e rosacea: differenze

Nel linguaggio comune, capita spesso che i termini tecnici vengano utilizzati in modo impreciso. Questo è il caso di couperose e rosacea: si tratta, però, della stessa cosa? In realtà, queste due parole indicano condizioni diverse. Con il termine couperose, infatti, si intende un inestetismo cutaneo provocato dalla dilatazione e dall affioramento dei capillari del viso, che provocano un caratteristico arrossamento e, talvolta, la comparsa di un reticolo di vene visibili sulla pelle. Il tutto si accompagna, di norma, con una sensazione di calore diffusa all’area interessata dal disturbo. La causa principale della couperose risiede nella perdita di elasticità delle pareti dei capillari del viso, che può essere provocata dall’esposizione a temperature troppo alte o troppo rigide, oppure da un’alimentazione squilibrata e dal consumo di alcol e bevande eccitanti. Inoltre, può anche essere sintomo di stati patologici gastrici o epatici, o di squilibri ormonali.

La rosacea è invece una vera e propria malattia infiammatoria che colpisce la pelle del viso e che si sviluppa in vari stadi (uno di questi prevede la comparsa della couperose, che però – come abbiamo visto – può essere provocata anche da altre cause). La patologia colpisce prevalentemente le donne e l’esordio avviene, in genere, tra i 30 e i 50 anni, per poi peggiorare progressivamente con l’avanzare dell’età. Nella fase di pre-rosacea, i vasi sanguigni del viso iniziano a infiammarsi, provocando la comparsa di rossori sempre più duraturi ed evidenti a livello delle guance, del naso, del collo e del mento. La seconda fase della rosacea è quella vascolare: i capillari superficiali diventano evidenti, compare la couperose e sul viso si sviluppa un caratteristico arrossamento a forma di farfalla. Il terzo stadio della malattia è di tipo infiammatorio e prevede la comparsa di pustole: in questa fase, la malattia assomiglia molto all’acne, anche se all’interno delle papule non è presente pus. Lo stadio tardivo della malattia si caratterizza, infine, per la comparsa del rinofima: il naso assume un aspetto bulboso, a causa dello sviluppo di strati di tessuto attorno ad esso. Fortunatamente, è possibile intervenire precocemente sulla malattia, negli stadi di pre-rosacea e di comparsa della couperose, per invertirne il decorso e prevenire lo sviluppo degli inestetismi più evidenti.

Couperose e arrossamenti: rimedi e prevenzione

Sebbene la couperose sia un disturbo di natura cronica che difficilmente può essere risolto definitivamente, esistono fortunatamente alcune piccole accortezze che possono prevenire la comparsa o, perlomeno, rallentare l’evoluzione.

Il primo accorgimento da mettere in pratica è quello di alimentarsi correttamente. Una dieta varia ed equilibrata, ricca in frutta e verdura e libera dal cibo spazzatura, può fare miracoli. Per mantenere i capillari sani ed elastici bisogna curare soprattutto l’apporto di vitamine C,arginina e antiossidanti. Tra gli alimenti da evitare vi sono tutte le sostanze stimolanti (caffè, cioccolato, tè) e gli alcolici, con l’eccezione del vino rosso: il suo elevato contenuto in sostanze antiossidanti lo rende un alleato importante nella lotta contro la couperose, a condizione però di consumarlo in modica quantità (non più di 1 bicchiere a pasto). Le spezie, gli alimenti piccanti e quelli ricchi in istamina possono rendere la couperose più evidente: il loro consumo è quindi sconsigliato.

Altrettanto importante, a livello preventivo, è evitare di sottoporre la pelle del viso a stress climatici estremi. Non dimentichiamo che il nostro volto è, per sua natura, la parte del corpo più esposta alla luce e alle condizioni ambientali. Temperature eccessive, gelo, vento forte e radiazioni solari mettono ogni giorno a dura prova la cute del nostro viso. È quindi importante imparare a proteggersi dalle condizioni climatiche, utilizzando creme idratanti durante i mesi più rigidi e prodotti solari ad elevata protezione in estate.

Anche ansia e stress possono scatenare la couperose e, soprattutto, rendere più evidente l’arrossamento da essa causato, noto anche come eritrosi. Cercare di mantenere uno stile di vita equilibrato, praticando regolarmente una moderata attività fisica per liberarsi dalle preoccupazioni della giornata, rappresenta un’ottima strategia per prevenire questo fastidioso inestetismo.

Eritrosi e couperose: trattamenti cosmetici e medici

La cosmesi può aiutare a tenere sotto controllo gli arrossamenti cutanei causati dalla couperose; è bene sottolineare, tuttavia, che non la si può considerare una soluzione curativa, dal momento che non agisce direttamente sulla circolazione capillare. Numerosi prodotti cosmetici idratanti ed emollienti contengono però estratti fitoterapici noti per le loro proprietà antinfiammatorie, tra cui la camomilla, la calendula, la malva, la liquirizia, l’ippocastano, la Centella asiatica e il mirtillo. Occorre in ogni caso evitare i prodotti cosmetici e trucchi con formulazione aggressiva, prediligendo prodotti per pelli delicate, possibilmente specificamente formulati per contrastare l’eritrosi cutanea.

Nei casi di couperose più gravi, si può infine fare ricorso a trattamenti medici. Il dermatologo o il medico di famiglia possono prescrivere farmaci a base di oximetazolina o di brimonidina, che provocano una riduzione temporanea del diametro dei capillari, combattendo il rossore. I trattamenti con il laser o la luce pulsata, da eseguire sotto stretto controllo specialistico, provocano la coagulazione dei globuli rossi contenuti nei vasi sanguigni, facendo collassare i capillari e offrendo una soluzione definitiva al problema. La loro azione, tuttavia, si limita alle porzioni più superficiali della cute, senza arrivare alle vene più profonde.

Ricercare una consulenza medica è sempre consigliato in caso di couperose: come abbiamo visto, il disturbo potrebbe essere indice di problematiche più gravi, inclusa la rosacea, per il cui trattamento potrebbe essere necessaria la somministrazione di antibiotici o farmaci steroidei. Inoltre, l’eritrosi da couperose si associa spesso a malattie dell’apparato gastrointestinale: in questi casi, l’arrossamento si risolve spontaneamente, una volta impostata una corretta terapia per la patologia scatenante. Un dermatologo esperto sarà in grado di valutare il quadro clinico generale, suggerendo gli esami a cui sottoporsi per individuare la causa dell’inestetismo e per diagnosticare le eventuali malattie ad esso associate.