Gatto delle foreste Norvegesi: carattere e caratteristiche del gatto originario dei paesi scandinavi

Gatto delle foreste Norvegesi: carattere e caratteristiche del gatto originario dei paesi scandinavi

Il gatto Norvegese delle foreste è un antico esemplare di origini scandinave frutto di una lunga selezione naturale; è infatti una delle pochissime razze a essersi sviluppata naturalmente, adattandosi poco alla volta all’ambiente circostante.

Utilizzato inizialmente per cacciare i topi nelle stalle e nei granai, venne in seguito incrociato con gatti di casa a pelo corto per iniziare il suo addomesticamento; essendo il pelo lungo una caratteristica recessiva, questi incroci portarono l’esemplare originale di Norvegese a divenire sempre più raro. Durante la guerra questa razza venne preservata da alcuni appassionati, finché nel 1972 divenne certificata e riconosciuta dalle associazioni norvegesi: iniziò così l’allevamento basato su tratti e standard ben definiti.

Oggigiorno questo gatto ha conquistato tutto l’Europa per la sua intelligenza e affettuosità, la quale manifesta con tutti i membri della famiglia, bambini inclusi. È un ottimo gatto da compagnia e di temperamento mite, ideale quindi anche in appartamento.

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Caratteristiche principali della razza

– Pelo: folto e lungo;
– Peso: 4-9 kg;
– Dimensione: di taglia grande;
– Longevità: 12-18 anni.

Di grandi dimensioni il gatto delle foreste norvegesi presenta una corporatura robusta e solida; gli arti sono lunghi e ben proporzionati, con zampe palmate che gli permettono di spostarsi facilmente sulla neve. La coda è piuttosto lunga e folta, in genere risvoltava all’indietro può arrivare fino al collo.

Per quanto riguarda il muso si presenta con forma triangolare e angoli arrotondati; sulla testa sono posizionate due orecchie appuntite, da cui fuoriescono ciuffi folti. Gli occhi sono grandi e dalla forma ovale, i quali presentano un’espressione sempre attenta e guardinga.

Il mantello del Norvegese è piuttosto denso e presenta due strati diversi: il pelo superficiale lungo, lucido e idrorepellente; e il sottopelo dal carattere lanoso. A seconda della stagione il manto si adatta alle diverse temperature, diradandosi durante l’estate e infoltendosi nel periodo invernale. Risulta particolarmente lungo sul collo, dove si aggiusta formando una criniera soffice e consistente; anche tra le dita delle zampe sono presenti abbondati ciuffi di pelo.

I  Colori

Dalla grande varietà di colori e sfumature il mantello del Norvegese presenta in genere tinte rosse, nere, bianche, crema o ambra. Anche i pattern sono variegati, troviamo infatti lo stile tigrato, marmorizzato, uniforme, bicolore, punteggiato e tantissimi altri ancora. Le uniche variazioni che vengono escluse sono i mantelli chocolate, lilac, cinnamon e fawn; non sono ammessi neanche i motivi siamesi.

Carattere socievole e giocoso

Grazie alla sua grande taglia unita alla sua dolcezza e affettuosità è chiamato “gigante buono”; il Norvegese è infatti un gatto particolarmente socievole e in cerca di apprezzamenti da parte del padrone. Si adatta facilmente all’ambito domestico e alle abitudini di casa, diventando a tutti gli effetti un membro importante della famiglia. Giocoso e paziente è adatto alla convivenza non solo con gli adulti, ma anche con i bambini, infatti non tira mai fuori le unghie e non ha comportamenti aggressivi nei loro confronti.

Animale mite e tranquillo adora la compagnia e ricevere attenzioni, infatti non sopporta bene la solitudine, anche per periodi brevi. Per ovviare questo problema si può pensare d’introdurre altri animali in casa; risulta infatti molto socievole e tollerante anche con gli altri amici pelosi presenti in casa.

Per quanto riguarda il discorso estranei il Norvegese è attento e curioso; prima di dare confidenza si avvicina per annusare gli sconosciuti e valutare la loro affidabilità, in caso l’odore sia di suo gusto si lascerà coccolare senza alcun problema.

Il gatto delle foreste norvegesi è molto intelligente, è infatti ideale per l’addestramento e, se abituato fin da piccolo, può essere portato tranquillamente al guinzaglio. È inoltre un animale molto comunicativo, tende infatti a manifestare spesso con il miagolio ciò che desidera o crea fastidio.

Cura e alimentazione

Il pelo rimane la parte del corpo a cui dare più attenzioni, anche se il gatto stesso lo cura a sua volta; essendo lungo è bene quindi spazzolarlo almeno due volte a settimana per evitare sporco e l’insorgenza di nodi.

L’alimentazione deve avvenire in modo adeguato e secondo diete specifiche, infatti vista la sua corporatura robusta, tende a ingrassare facilmente. Un alimento sicuramente da evitare è il riso, in quanto diversi studi hanno dimostrato che questa razza tende a manifestare sintomi d’intolleranza; quindi in genere è meglio adottare una dieta grain free. Inoltre è bene lasciare sempre a disposizione una ciotola con acqua fresca e pulita, nonché un vaso di erba gatta per permettergli di espellere in modo naturale i peli ingeriti, sopratutto durante il periodo della muta.

Allevamenti e prezzi d’acquisto

Esistono diversi allevamenti di Norvegesi nelle foreste italiane, dove le temperature sono ideali per il loro benessere; per acquistare questa razza è bene affidarsi ad allevatori esperti e con certificati di sicurezza, senza lasciarsi fuorviare da annunci di gatti a costi stracciati. Mantenere un allevamento ha una sua spesa, quindi un buon allevatore non potrà mai venderti animali a basso costo!

In genere i prezzi del gatto Norvegese possono variare dagli 800 ai 1.000 euro, la differenza di costi è sempre in base al pedigree.

Curiosità: un gatto tra leggende e vichinghi

Il Norvegese delle foreste appare in diversi miti e racconti della mitologia nordica; era infatti il compagno preferito dei Vichinghi nelle loro lunghe traversate in mare. Si narra che il Dio del tuono, Thor, per dar prova della sua forza, dovesse sollevare questo gatto dalle grandi dimensioni. Altri racconti parlano invece della Dea Freia che andava in giro sul suo carro trainato da due grandi felini a pelo lungo.