Le innovazioni sono sempre molto affascinanti e nel mondo moderno i robot sono diventati parte integrante di sviluppo e automazione.
I robot collaborativi hanno una storia molto interessante e sono arrivati sul mercato attuale circa 13 anni fa. La diffusione è stata veloce e performante anche se non mancano le incertezze e le domande in merito.
Questi robot nascono per automatizzare e migliorare il lavoro di alcuni settori, con una integrazione che arricchisce e snellisce il sistema. Moltissime aziende vorrebbero saperne di più in merito ai Cobot e quali siano tutte le caratteristiche basilari e importanti.
Abbiamo chiesto ai professionisti del settore di Homberger Robotica al fine di poter avere le informazioni complete e i dettagli in merito a questi strumenti. Ecco tutto quello che si deve sapere.
Che cos’è un robot collaborativo
Quando si parla di robot collaborativo ci si riferisce ad uno strumento antropomorfo con movimento su assi. Lo studio e il progetto si avvale e rispetta alti livelli di sicurezza, compattezza e flessibilità al fine di poter interagire con l’operatore. Questo lavorerà senza alcuna barriera protettiva proprio perché sicuro del lavoro che sta facendo e del robot stesso.
Il robot è collaborativo, come dice la parola stessa, proprio perché collabora con l’operatore snellendo il lavoro di ogni azienda. I cobot – nome dato per indicare i robot collaborativi – è sicuramente un robot tecnologicamente avanzato ma è anche uno strumento gestito dall’operatore con semplicità.
Un investimento dal ritorno rapido considerando che velocizza il lavoro di una linea produttiva e si integra attraverso le varie necessità degli imprenditori.
Ovvio che i robot non sono tutti uguali e si distinguono per le funzioni, portata, dimensione, costi e anche la presenza (o meno) delle barriere di sicurezza. I cobot possono essere quindi identificati come strumenti:
- Sicuri
- Veloci
- Intelligenti
- Flessibili
Caratteristiche dei Cobot
Come anticipato, i cobot possono lavorare senza la presenza delle barriere di protezione a differenza dei robot professionali. Sono studiati e progettati per interagire con l’operatore e non richiedono delle basi di sicurezza tra loro e il soggetto interessato.
Ma tutto questo è sicuro per l’operatore? Le dimensioni e la velocità dei robot collaborativi sono altamente performanti così come il loro grado di sicurezza. Nella maggior parte dei casi contengono un buon numero di safety native: questa tecnologia permette di suddividere il processo di macchina e uomo durante la sua installazione e programmazione.
I cobot nascono con la possibilità di gestione nella distanza, tempo di arresto, velocità del lavoro e gestione in aree affollate. I sensori che fanno parte delle strutture sono intelligenti e operano proprio garantendo la massima sicurezza, registrando la presenza di un soggetto.
Tra gli altri elementi che caratterizzano i robot collaborativi si trova:
- Flessibilità perché piccolo e leggero, con la possibilità di spostamento e velocità nell’apprendere la sua area di lavoro;
- Programmazione semplificata con operazioni che possono essere svolte direttamente da un operatore;
- Automatizzazione con un numero di applicazioni dedicate che cambiano a seconda della necessità aziendale;
- Versatilità potendo svolgere operazioni di diverso tipo anche nella stessa giornata.
Il robot collabora con l’operatore così da rendere il lavoro non solo più sicuro ma anche più veloce per ogni tipo di azienda.