Molte amministrazioni locali di comuni italiani stanno portando avanti opere di riqualificazione di aree gioco per bambini che siano inclusive e sicure. Molte aree sono già attrezzate con un pavimento antitrauma sicuro per i bambini, ma le strutture ludiche risultano obsolete e non rispondono più agli odierni criteri di sicurezza. Molti giardini e parchi hanno bisogno di una rivalorizzazione del verde ed una modernizzazione dell’arredo urbano, che tengano conto delle esigenze di tutti i fruitori. Molte amministrazioni comunali si sono date come obiettivo la creazione di uno spazio inclusivo in cui bambini di ogni età possano giocare insieme indipendentemente dalla loro condizione fisica.
Un parco inclusivo è un’area giochi dove tutti i bambini – a prescindere dalla loro condizione fisica – possono giocare, muoversi e divertirsi interagendo tra di loro in sicurezza. La caratteristica principale del parco inclusivo è la sua accessibilità: è quindi un parco che nasce per accogliere e coinvolgere tutti e che, per definizione, non esclude nessuno.
Per far ciò il parco inclusivo deve contenere delle strutture che possano adattarsi a tutti gli utilizzatori e che permettano di far divertire contemporaneamente, nello stesso spazio, bimbi normodotati e bimbi con disabilità. È perciò uno spazio che non deve comportare elementi che possano costituire un ostacolo (ad esempio per le sedie a rotelle ma anche per le carrozzine) o un inciampo in modo da permettere a tutti gli utilizzatori – siano essi famiglie, anziani, bambini o diversamente abili – di fruire dell’area. Per esempio, a tale fine, le rampe all’interno di un parco inclusivo non devono superare l’8% di inclinazione. Inoltre, il parco inclusivo deve avere caratteristiche di sicurezza, ovvero deve proteggere tutti i bambini da potenziali pericoli di caduta e di scivolamento grazie ad un pavimento antitrauma adeguato come quelli che potete vedere fotografati sul sito benprogetti.it .deve prevedere strutture gioco in linea con la norma europea EN 1176 che regolamenta la sicurezza delle strutture ludiche nelle aree gioco inclusive e non.
Quali sono i soggetti coinvolti nella realizzazione di nuovi parchi giochi inclusivi
Per creare un parco inclusivo adatto a tutti conta molto la bravura del progettista che deve prima di tutto essere capace di pensare e disegnare uno spazio di design universale che non faccia sentire nessuno escluso né “diverso”, nozione di base del parco inclusivo. Il design universale si riferisce a una metodologia progettuale che ha per obiettivo la creazione di prodotti, servizi e ambienti che sono accessibili ad ogni categoria di persone.
Successivamente l’ente pubblico appaltante presenta tale progetto per partecipare al bando di attribuzione dei finanziamenti, previsti sia da alcune regioni che dal ministero. La realizzazione di un parco inclusivo prevede una stretta collaborazione anche tra la ditta produttrice delle strutture ludiche che consiglia quali giochi inserire sull’area in modo da renderla accessibile a tutti e ditte che forniscono pavimenti per esterni, come BEN Progetti, che forniscono ed installano il pavimento antitrauma per la messa in sicurezza dell’area.
L’importanza del gioco e della socializzazione per i bambini
In base a studi psicologici svolti nel campo dell’apprendimento, risulta che attraverso il gioco i bambini imparano funzioni utili alla vita adulta come ad esempio: risolvere problemi e conflitti, controllare gli impulsi, modulare le emozioni, relazionarsi con gli altri e socializzare, mettersi nei panni degli altri, negoziare le differenze ecc. Il gioco è quindi un ambito importantissimo per l’apprendimento che non va sottovalutato. Esso è al contempo una faccenda seria seppur non seriosa, leggera e profonda, spontanea e creativa ma anche legata a delle regole. In un parco inclusivo, coinvolgere nel gioco significa quindi offrire tali insegnamenti e possibilità di apprendimento anche a bambini con vari deficit, motori o sensoriali, che altrimenti resterebbero facilmente esclusi dall’interazione con l’altro.
La crescente sensibilità delle amministrazioni locali nel rendere i luoghi pubblici accessibili, ha dato alla luce progetti di aree gioco inclusive anche all’interno dei comuni più piccoli. Ad esempio, in provincia di Bergamo, è stata riqualificata un’area pubblica per creare un nuovo parco inclusivo. Questa area gioco è stata progettata con un pavimento antitrauma allegro, dai colori brillanti e strutture gioco quali un castello con scivolo che prevede un accesso tramite rampe percorribili con una sedia a rotelle; un’altalena a cesto adatta a tutti gli utilizzatori; dei giochi a molla che “ingabbiano” il bambino in modo da permettergli di non cadere nonostante l’oscillazione della struttura e una giostra accessibile con sedia a rotelle.
Anche in provincia di Lecco è stato creato un nuovo parco giochi inclusivo. Tale parco giochi è composto da due aree distinte: una dedicata all’educazione civica e stradale per i più piccoli e un’altra, dedicata a bimbi di età intermedia, con strutture ludiche accessibili quali altalene, un castello con rampe e scivolo e dei giochi a molla. Il sindaco ha rimarcato che la quasi totalità dei giochi scelti sono utilizzabili sia da parte dei bambini normodotati che da parte dei bimbi disabili, mentre è stata coperta con la gomma antitrauma una precedente area in cemento che era dedicata al basket in quanto giudicata pericolosa. Quest’area, grazie al pavimento antitrauma in gomma, è stata trasformata in un’area coloratissima e decorata con percorsi stradali e giochi di psicomotricità (gioco della settimana, twister, gioco dello specchio). Una terza area, attualmente in cemento, è invece ancora in attesa di trovare una nuova destinazione d’uso ed è stata al momento chiusa ma è già stato deciso che sarà dedicata agli adolescenti. L’amministrazione ha quindi previsto nel nuovo parco giochi inclusivo una differenziazione degli spazi per fasce d’età in modo che ogni utilizzatore possa sentirsi a proprio agio.